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Tossicodipendenza e droghe, podcast | Puntata a cura di Jacopo Bulgarini d’Elci e Francesca Sarah Toich.
Il flagello delle nuove forme di tossicodipendenza “legale”, come l’epidemia degli oppiacei, è ancora relativamente poco conosciuto in Italia. Mentre negli Stati Uniti, dove è diventata una vera piaga sociale da milioni di morti, che ogni anno porta la tragedia in decine di migliaia di famiglie, è da tempo entrata nell’immaginario collettivo. Anche nelle sue incarnazioni pop, a partire da quelle seriali.
Pensiamo a show che hanno presentato la figura di protagonisti che sono medici chiaramente affetti da dipendenze da antidolorifici o stupefacenti, come Dr. House o The Knick. O serie che, in anni più recenti, hanno raccontato in modo ancora più esplicito il flagello biblico dell’ossicodone, come Dopesick e Painkiller. Qui il racconto si fa quasi storico nell’approccio, descrivendo con terribile accuratezza il disastro della diffusione di questi potentissimi oppiacei. O ancora a show come Euphoria, in cui la tossicodipendenza diventa parte integrante della “normalità” adolescenziale.
Per non dimenticare gli imperi criminali – piccoli o spesso enormi – prosperati sulla produzione e il traffico di droghe: da Gomorra a Narcos, da Griselda a Ozark, da Breaking Bad a La caduta della casa degli Usher…
Ne parliamo in questa puntata del podcast. Ascoltala!
“Temi” è il format del podcast di Mondoserie che esplora le trasformazioni dell’immaginario seriale televisivo nel tempo, attraverso più serie e show.
La piaga della tossicodipendenza e la “crisi degli oppiacei”
Parliamo della dipendenza da sostanze, ed è questo il paradosso e il lato più sconvolgente, legali. Persino medicalmente prescritte. Spesso assunte, inizialmente, in perfetta buona fede. Fino a trasformare normalissimi cittadini, con una vita ordinaria, in tossicodipendenti disposti a tutto per una nuova ricetta – o un’altra pillola. Mentre compagnie farmaceutiche facevano, e fanno, miliardi di dollari di profitto, a partire dall’ormai famigerato OxyContin.
La storia della crisi degli oppiacei, per anni derubricata, è divenuta oggetto di indagini giornalistiche, libri, podcast e infine serie tv. In primis con due miniserie, di approccio (ed esito) diverso: Dopesick e Painkiller.
Dopesick (8 episodi, 2021, in Italia su Disney) è basata sull’omonimo bestseller di Beth Macy del 2018. La serie racconta la storia dell’OxyContin e della crisi socio-sanitaria che accompagna la sua diffusione, da diversi punti di vista: quello dei medici che lo prescrivono, quello dei pazienti che lo assumono, quello di chi lo produce e promuove e quello dei procuratori che cercano di incriminarlo. Nel cast corale spiccano Michael Keaton (Emmy 2022), Peter Sarsgaard e Michael Stuhlbarg.
La successiva Painkiller (2023, 6 episodi, Netflix) è basata sul podcast omonimo di Patrick Radden Keefe: qui il racconto della storia della spregiudicata diffusione dell’OxyContin mescola il lato tragico (quello delle conseguenze individuali, familiari e sociali della tossicodipendenza) con una rappresentazione volutamente grottesca delle figure dei Sackler, a partire dal Richard Sackler messo in scena con bel coraggio da Matthew Broderick.
Di entrambe le serie abbiamo discusso anche in questa puntata del podcast.
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La storia dell’OxyContin e della sua micidiale diffusione: Painkiller