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The Walking Dead, il fumetto è meglio della serie | Fumetto
The Walking Dead: il fumetto, podcast | puntata a cura di Untimoteo.
Ormai franchise a pieno titolo, The Walking Dead è uno dei fenomeni di maggior successo degli ultimi vent’anni. Con una produzione di contenuti che parte dalle serie televisive, passando per i parchi attrazione e il mondo dei videogame, per finire nel merchandise più classico. Ovvero t-shirt, lenzuola, cuscini, giochi da tavolo, tazze e un’infinità di altri prodotti. Prima di essere un brand da miliardi di dollari, però, è stato un fumetto coraggioso e inusuale. Che il suo autore Robert Kirkman ha portato al successo con una storia ben narrata e coerente. Questo anche grazie al supporto di un solido comparto artistico, capace di creare alcune delle immagini più dure e iconiche della storia dei comics.
Eppure nessuno avrebbe scommesso un solo centesimo su questa storia horror in un momento in cui il genere era sparito dal mondo dei comics – e per di più in bianco e nero. Una scelta stilistica molto lontana dalla consuetudine del mercato statunitense, tanto che il suo autore, per avere il via libera alla pubblicazione, dovette inventarsi una trama fasulla da raccontare ai suoi editori…
Al fenomeno The Walking Dead, Mondoserie ha dedicato un altro podcast una riflessione sui modelli di società post apocalittiche che si susseguono nel corso delle stagioni. Diversi poi gli articoli sul mitico franchise (per una guida ragionata vedi SPECIALE THE WALKING DEAD): un pezzo dedicato alla serie originale, un altro dedicato allo spin off Tales of the Walking Dead, e un ultimo sul sequel / spin off The Ones Who Live (dove si raccontano le avventure di Rick e Michonne)
“Fumetto” è il formato del podcast di Mondoserie dedicato al mondo dei fumetti. Dai grandi classici alle opere più recenti. Italiani, orientali, occidentali.
We are the walking dead
Il concetto che sta alla base del fumetto (e dei suoi migliori tie-in) è che la sopravvivenza porta a rivedere concetti quali la fedeltà, la famiglia, la differenza d’età in amore, le differenze culturali, gli istinti sopiti. The Walking Dead nei suoi testi cerca di indagare quale sia la reale natura degli esseri umani in una narrazione in cui nel giro di poco tempo gli Zombie diventano solo un contorno. Una volta che l’umanità si riunisce in piccole comunità la minaccia dei morti viventi diventa tutto sommato gestibile, per stessa ammissione dei protagonisti, e l’entrata di Michonne che si fa strada a colpi di katana tenendo alla catena due Roamers li trasforma di fatto in animali da compagnia, come se quelle non fossero mai state persone.
Il Governatore li usa per degli improbabili spettacoli gladiatorii come gli schiavi dell’antichità e addirittura Rick Grimes, che passa per essere l’eroe di questa epopea, non si fa certo scrupoli ad utilizzarli come arma di attacco e di difesa. Il focus dell’opera quindi, se non nella lotta con i morti viventi, va cercata da un’altra parte e Kirkman in realtà ce la pone di fronte con una ciclicità eclatante.
Il pericolo sono gli uomini, il pericolo è insito nella costruzione della società che inevitabilmente, per quanto mossa anche dalle migliori intenzioni, porta con sé sofferenza e morte. Prova ne è che tutti i personaggi principali se non muoiono, presto o tardi vengono mutilati o sfregiati.
Un successo enorme nato da una piccola bugia
Robert Kirkman, finito il liceo, cerca di mettersi in mostra attraverso la strada dell’auto-pubblicazione, indebitandosi. La sua prima bizzarra opera si chiama Battle Pope, ovvero le avventure di un pontefice post apocalittico che combatte le forze del male a suon di pastorale(!). Questo folle piccolo fumetto diventa un cult per gli amanti del settore. E permette al giovane Kirkman di iniziare a scrivere per la Marvel e per la Image. Presso la Image Comics il nostro autore fonda una propria piccola sotto-etichetta denominata Skybound. Il suo primo successo è Invincible, l’ennesima revisione del mondo dei supereroi in chiave drammatica e violenta.
La nascita del primo figlio mette Kirkman di fronte alla necessità di ampliare le entrate in famiglia. Ma al contempo gli fornisce l’ispirazione per un primo trattamento di The Walking Dead. Infatti lo stesso Kirkman ha più volte ammesso che, dove tutti gli altri vedono un survival horror, lui ha visto la battaglia di un padre per proteggere il figlio dai pericoli del mondo. Questa proposta viene però rifiutata dalla Image che ritiene un fumetto horror in bianco e nero un suicidio commerciale.
Kirkman non si arrende e lì per lì inventa una bugia, promettendo una storia che sa già che non scriverà mai. Rivela che gli zombie in realtà sono una finta trama secondaria che porterà entro il 5° numero alla vera storia ovvero una coloratissima invasione aliena. Questa trama sconclusionata vince le ritrosie degli editori e il fumetto di The Walking Dead viene dato alle stampe il 1° Ottobre 2003. Inutile dire che non ci sarà bisogno di virare verso la fantascienza visto che nel giro di pochissimi numeri il fumetto diviene un successo di pubblico senza precedenti.
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