• Missione
  • Redazione
  • Contatti
domenica, Giugno 1, 2025
  • Login
Mondoserie
  • Home
  • Articoli
  • Video
  • Podcast
  • Mondovisioni
    • Documentari
    • Fumetto / Animazione
    • Libri
    • Long form, saggi, analisi
    • Speciali
      • Speciale David Lynch
      • Speciale The Walking Dead
      • Speciale I Soprano
      • Speciale Mike Flanagan
  • Eventi
  • Tags
  • Missione
  • Contatti
  • Redazione
No Result
View All Result
  • Home
  • Articoli
  • Video
  • Podcast
  • Mondovisioni
    • Documentari
    • Fumetto / Animazione
    • Libri
    • Long form, saggi, analisi
    • Speciali
      • Speciale David Lynch
      • Speciale The Walking Dead
      • Speciale I Soprano
      • Speciale Mike Flanagan
  • Eventi
  • Tags
  • Missione
  • Contatti
  • Redazione
No Result
View All Result
Mondoserie
No Result
View All Result
  • Iscriviti alla newsletter
Home Articoli

Romanzo Criminale, la prima serie italiana moderna

Trasmesso dal 2008 al 2010, è stato il primo grande crime seriale italiano moderno, anticipando show come Gomorra e Suburra

di Livio Pacella
11/01/2025
in Articoli
Artwork Romanzo Criminale per Mondoserie
821
VIEWS
Condividi su FacebookWhatsappEmail

Romanzo Criminale – La serie (2008-10) è uno show televisivo italiano creato da per la regia Stefano Sollima, prodotto da Cattleya e Sky Cinema (la seconda produzione specificamente italiana dopo Quo vadis, baby?). Diviso in 2 stagioni per un totale di 22 episodi da 1h circa, è oggi disponibile in Italia su Sky e su NOW. La serie si basa sull’omonimo romanzo-inchiesta del magistrato Giancarlo De Cataldo (Einaudi, 2002). Questo è il secondo adattamento del libro, dopo il film del 2005 di Michele Placido – che ha poi collaborato come consulente artistico.

Romanzo Criminale – La serie è da subito un successo di pubblico e di critica. Diviene, anzi, un vero e proprio spartiacque nella produzione seriale italiana. Il prima, a parte qualche rarissima eccezione (vedi la quasi coeva Boris) è legato a vecchi stilemi di forma e contenuto. Rispondenti ad un’idea molto tranquillizzante e casalinga – nel senso della famiglia tradizionale – di fiction (vedi ad esempio Don Matteo).

Il dopo, invece, porta alla realizzazione di show come Suburra – La serie, Faccia d’angelo e ZeroZeroZero – show di cui poter andare orgogliosi, finalmente, anche all’estero (Gomorra – La serie). E show che hanno, guarda caso, per protagonisti dei fuorilegge. Esattamente come il loro capostipite: Romanzo Criminale – La serie. 

Che storia racconta Romanzo Criminale?

La storia di Romanzo Criminale racconta genesi, gloria e decadenza della Banda della Magliana, nota organizzazione criminale attiva a Roma indicativamente dal 1977 al 1992. In quegli anni la banda sembrò riuscire nell’impresa – fino ad allora ritenuta impossibile – di imporsi e dettare legge nel mondo del malaffare della capitale. Una capitale, Roma, che notoriamente non aveva e non voleva capi. Ovvero boss.

Protagonisti della romanzata vicenda, a metà tra fatti di cronaca e licenza narrativa, i leader della banda: il Libanese (Francesco Montanari), il Freddo (Vinicio Marchioni) e il Dandi (Alessandro Roja). Assieme a loro tutti gli altri componenti criminali che gravitano attorno alla Magliana. Val la pena citare, anche solo per la pittoresca evocatività dei loro nomi (per così dire) d’arte: il Bufalo, Fierolocchio, Scrocchiazeppi, Sergio e Ruggero Buffoni, il Sorcio, il Nero, Nembo Kid, Trentadenari, Ricotta, il Sardo, il Terribile, Zio Carlo… 

A loro invece si contrappone il commissario Scialoja (Marco Bocci). Il primo ad intuire la nascita di un’unica grande organizzazione in una città solitamente divisa tra tante piccole batterie, a controllare droga, azzardo e prostituzione. E, in seguito, il primo a teorizzare una collusione tra la banda e i servizi segreti deviati del Paese.

Uno spartiacque nella produzione seriale italiana

Sullo sfondo di Romanzo Criminale – La serie, i principali avvenimenti storici dell’Italia (e non solo) di quel periodo. Dal rapimento Moro alla caduta del muro di Berlino, dalla strage alla stazione di Bologna alla vittoria ai Mondiali di calcio dell’82, dagli anni di piombo alla comparsa dell’AIDS… La serie è estremamente curata nella ricostruzione dell’atmosfera dell’epoca: ambienti esterni, macchine, interni di case e locali, vestiti, acconciature, telegiornali… Il tutto sottolineato da un’adeguata (a quegli anni, s’intende) colonna sonora. Anche se – a onor del vero – qualcuno sulla scelta delle automobili ha avuto da ridire: pare che una Mercedes W126 e una Porsche 911 Cabrio fossero presenze non storicamente accurate, almeno per una manciata di anni. E per alcuni questa pare essere una cosa rilevante. Ma dov’è finita la cara vecchia sospensione d’incredulità? 

La fiction italiana, storicamente, ha spesso e volentieri affrontato l’ambito delinquenziale dalla prospettiva delle forze dell’ordine: carabinieri, poliziotti, ispettori e detective vari (tra cui preti, nonni in pensione e maestre elementari!). Che il protagonista sia dalla parte del Bene appartiene a quell’aspetto ‘rassicurante’ di cui si accennava sopra. Romanzo Criminale inaugura, nell’ambito della serialità italiana, la figura del gangster antieroe. Conferendogli un’estetica e uno spessore psicologico del tutto inediti.

Certo, la figura dell’antieroe è andata sostituendo quella dell’eroe positivo un po’ in tutta la narrativa seriale americana (I Soprano, Breaking Bad) e dunque europea. Ma è altrettanto vero che le prime grandi produzioni seriali italiane che ambivano a una distribuzione all’estero hanno giocato da subito la carta crime. Che contraddistingue sia la storia del nostro paese sia la visione che del nostro paese hanno, ad esempio, molto americani. Altre nazioni europee dovrebbero ad esempio faticare non poco per affermare una propria tradizione criminale. Noi invece, tra mafia, mafia del Brenta, ‘ndrangheta, banda della Magliana, camorra, Brigate Rosse ecc. non abbiamo che l’imbarazzo della scelta.

Una storia crime, dal punto di vista dei criminali

Tra i maggiori punti di forza di Romanzo Criminale – La serie vi sono senza dubbio l’ottima sceneggiatura e la grande prova attoriale di protagonisti e comprimari. La scommessa di puntare su un cast di giovani attori allora emergenti, affiancati da qualche caratterista di rilievo (vedi Marco Giallini e Ninetto Davoli) è stata assolutamente vincente. L’evoluzione delle figure centrali della banda – Libanese, Freddo e Dandi – caratteri invero molto diversi tra loro, è umanamente irresistibile. Ciascuno mette a nudo la propria forza, la propria fragilità, una sorprendente purezza e l’inevitabile abiezione, in un crescendo dal ritmo tragicamente serrato. 

Della banda, nella prima stagione, si racconta la genesi e l’ascesa per così dire gloriosa. Nella seconda invece, assieme al declino e all’inevitabile destino di morte che sempre più aleggia sui componenti, dei tre protagonisti si mostrano – tramite flashback – i retroscena giovanili delle rispettive esistenze criminali. E quei traumi adolescenziali, strano a credersi, ancora echeggiano nella loro coscienza – o in quel che ne rimane.

Di questi assassini, ladri, rapitori, rapinatori e trafficanti, sono poi irresistibili i fantastici dialoghi. Dove il romanesco padroneggia con tutta la sua spavalderia evocativa, solenne e canzonatoria al contempo. “Piàmose Roma” – “’A liquidazione noialtri la damo in piombo” – “’Sta banda nun se scioglie con un par de vaffanculo” – “A Roma noi gli ordini nun li piamo, li damo”… Tutto questo accattivante e musicale sentenziare rende bene l’idea della scanzonata volontà di potenza che li anima, sprezzante dell’ordine sociale e consapevole delle inevitabili conseguenze che, prima o dopo, per tutti – nessuno escluso – sbucano da dietro l’angolo: galera o morte.

Romanzo Criminale: una scommessa vinta

Assieme alla perfetta caratterizzazione dei personaggi, vi è poi la magistrale – se comparata al livello medio della serialità italiana – regia di Stefano Sollima (Gomorra – La serie), frenetica, coinvolgente e attenta ai dettagli. Soprattutto musicali: da “You make me feel” di Jimmy Sommerville (pezzo sul quale si apre una divertente discussione tra i protagonisti che a questa “merda de frocio” preferiscono Claudio Baglioni) a “Tutto il resto è noia” del mitico Franco Califano (presente nella serie come personaggio interpretato da Fiorello, che canta proprio questa canzone al matrimonio di Scrocchiazeppi)…, 

L’atmosfera culturale e politica del tempo era già ben condensata nel romanzo di De Cataldo. Da cui Romanzo Criminale – La serie si discosta però compiendo diverse modifiche sostanziali. Modifiche che servono a intrecciare ancor più, nella finzione, ciò che già era ben legato nella realtà storica: le varie connessioni tra la Banda della Magliana e Cosa nostra, la Camorra, il terrorismo nero e i servizi segreti deviati… 

Il tutto è un interessante spaccato sul lato oscuro dei meccanismi di potere di allora e dei suoi neri protagonisti.  Spaccato che, per quanto romanzato o mitizzato, racconta un’epoca che non è poi così distante dalla nostra. Romanzo Criminale – La serie è inoltre la prima vera scommessa produttiva di un crime seriale italiano. Scommessa che ha permesso in seguito lo strepitoso successo di Gomorra – La serie nel mondo. E che ha dato inizio ad un filone – il crime seriale italiano, per l’appunto – che vanta tuttora eccellenti produzioni.

Leggi il nostro articolo su: Gomorra

Gomorra, ‘o core prima di ogni altra cosa

Potrebbe interessarti anche: Fear City, la mafia da Gotti a Bruce Springsteen

Fear City, la mafia da Gotti a Bruce Springsteen

Tags: crimedroga e narcotrafficomafia
Post precedente

The Walking Dead, la vita continua (e pure la saga)

Prossimo post

Golden Globe 2025, conosci le serie premiate?

Livio Pacella

Livio Pacella

Livio Pacella [altrove Al Lecap o liviopacella]. Attore, autore, regista, filosofo ballerino, poeta maledetto, bohemien, da tempo impegnato nella stesura di "In Progress - a work", continua a vivere, tra lo stupore generale, al di sopra dei suoi mezzi.

Articoli correlati

cover di Romanzo Criminale - La serie, podcast per Mondoserie
In primo piano

Romanzo Criminale, primo grande crime italiano | PODCAST

30/05/2025
Cover di Vinyl per Mondoserie
Articoli

Vinyl: un roboante fallimento dalle premesse eccezionali

28/05/2025
cover di Animal Kingdom per Mondoserie
Articoli

Animal Kingdom: tra legami di sangue e patto criminale

04/05/2025
cover di Gangs of Oslo per Mondoserie
Articoli

Gangs of Oslo: bromance crime in salsa norvegese

22/03/2025
cover di Better Call Saul, podcast per Mondoserie
Podcast

I 10 anni della magnifica Better Call Saul | PODCAST

28/02/2025
Cover di Better Call Saul per Mondoserie
Articoli

Better Call Saul: eccezionale ritorno nel mondo di Breaking Bad

23/02/2025
Prossimo post
Golden Globe 2025

Golden Globe 2025, conosci le serie premiate?

MONDOSERIE: COS’È

Tra troppe novità che escono ogni giorno, Mondoserie è la tua guida. Ragionata. Per non perdere tempo: a scegliere, o guardando cose che non meritano.
E per andare in profondità, alla scoperta di cosa i grandi show di ieri e di oggi ci svelano sul mondo.

I più letti della settimana

  • Cover The Closer Major Crimes per Mondoserie

    The Closer / Major Crimes: se il fine giustifica i mezzi

    1949 shares
    Share 780 Tweet 487
  • Shiny_Flakes: The Teenage Drug Lord. Una sfida tra realtà e finzione

    767 shares
    Share 307 Tweet 192
  • Andor: contro l’Impero, per la libertà. Una serie stellare!

    326 shares
    Share 130 Tweet 82
  • The Walking Dead, la vita continua (e pure la saga)

    636 shares
    Share 254 Tweet 159
  • Night Stalker: The Hunt for a Serial Killer. L’orrore ha i denti marci

    12 shares
    Share 5 Tweet 3

RSS MONDOSERIE. Il podcast

  • Romanzo Criminale, la prima grande serie italiana crime |  2 voci, 1 serie 30/05/2025 MONDOSERIE
  • Secret Level, un bello spot e nulla di più | Animazione 27/05/2025 MONDOSERIE
  • Mythic Quest, l’epica tragicomica del lavoro creativo | 2 voci, 1 serie 23/05/2025 MONDOSERIE
  • Animatrix: un’antologica non ancora obsoleta | Animazione 20/05/2025 MONDOSERIE
  • Adolescence: è ancora possibile un’adolescenza normale? | 2 voci, 1 serie 16/05/2025 MONDOSERIE
Mondoserie

Una guida critica, per non perdersi. E per scoprire cosa i grandi show ci svelano delle nostre paure, dei nostri desideri, del nostro mondo.

Seguici su

Privacy Policy - Cookie Policy

Tutte le categorie

  • Articoli
  • Artwork
  • Documentari
  • Eventi
  • Film / Saghe
  • Fumetto / Animazione
  • In primo piano
  • Libri
  • Long form, saggi, analisi
  • Mondovisioni
  • Podcast
  • Speciale David Lynch
  • Speciale I Soprano
  • Speciale Mike Flanagan
  • Speciale The Walking Dead
  • Video

Ultimi aggiornamenti

Cover di The Last of Us per Mondoserie

The Last of Us, la vita e l’amore dopo la fine del mondo

01/06/2025
Cover di Godless per Mondoserie

Godless, impeccabile western sui generis

31/05/2025
  • Missione
  • Redazione
  • Contatti

© 2021 Mondoserie - All rights reserved

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • Home
  • Articoli
  • Video
  • Podcast
  • Mondovisioni
    • Documentari
    • Fumetto / Animazione
    • Libri
    • Long form, saggi, analisi
    • Speciali
      • Speciale David Lynch
      • Speciale The Walking Dead
      • Speciale I Soprano
      • Speciale Mike Flanagan
  • Eventi
  • Tags
  • Missione
  • Contatti
  • Redazione

© 2021 Mondoserie - All rights reserved

Il meglio di Mondoserie

La tua guida alle serie imperdibili: recensioni, analisi e contenuti esclusivi.

Iscriviti alla nostra newsletter!

Inserisci la tua email