• Missione
  • Redazione
  • Contatti
lunedì, Giugno 30, 2025
  • Login
Mondoserie
  • Home
  • Articoli
  • Video
  • Podcast
  • Mondovisioni
    • Documentari
    • Fumetto / Animazione
    • Libri
    • Long form, saggi, analisi
    • Speciali
      • Speciale David Lynch
      • Speciale The Walking Dead
      • Speciale I Soprano
      • Speciale Mike Flanagan
  • Eventi
  • Tags
  • Missione
  • Contatti
  • Redazione
No Result
View All Result
  • Home
  • Articoli
  • Video
  • Podcast
  • Mondovisioni
    • Documentari
    • Fumetto / Animazione
    • Libri
    • Long form, saggi, analisi
    • Speciali
      • Speciale David Lynch
      • Speciale The Walking Dead
      • Speciale I Soprano
      • Speciale Mike Flanagan
  • Eventi
  • Tags
  • Missione
  • Contatti
  • Redazione
No Result
View All Result
Mondoserie
No Result
View All Result
  • Iscriviti alla newsletter
Home Articoli

Narcos: Mexico, cruda rappresentazione di un altro narcostato

Dopo il successo di Narcos, Netflix distribuisce un altro potente show che racconta le vicende messicane parallele alla storia di Escobar & company.

di Livio Pacella
09/07/2022
in Articoli, Artwork
Cover di Narcos: Mexico per Mondoserie
1.3k
VIEWS
Condividi su FacebookWhatsappEmail

Narcos: Mexico è la continuazione / spin off della serie Narcos, prodotta da Carlo Bernard e Doug Miro, e distribuita da Netflix (2018-21). Di Narcos (di cui abbiamo parlato qui, e che è andata in onda tra 2015 e 2017) doveva inizialmente essere la quarta stagione. È stato poi invece sviluppato come uno spin off speculare, articolato quindi in 3 stagioni, ciascuna di 10 episodi. 

La storia, anch’essa basata su fatti realmente accaduti, ripercorre la nascita e lo sviluppo del cartello messicano di Guadalajara, parallelamente alle vicende narrate nella serie ambientata in Colombia. 

Diversi sono infatti i personaggi colombiani che ricompaiono più o meno fugacemente in Narcos: Mexico. Pablo Escobar, of course, e i gentiluomini del cartello di Cali – soprattutto Pacho Herrera. Così come avevamo già visto nella serie originale il personaggio di Amado Carrillo Fuentes (Jose Maria Yazpik), soprannominato ‘il signore dei cieli’.

Il Padrino di Narcos: Mexico: Miguel Ángel Félix Gallardo

Le prime due stagioni sono però incentrate sulla figura di Miguel Ángel Félix Gallardo (un grande Diego Luna). Che negli anni ‘80 realizza l’audace progetto di unificare le diverse piazze messicane di contrabbando di marijuana verso gli Stati Uniti in un’unica grande organizzazione da lui controllata. In poco tempo arriva a gestire un traffico ultramilionario, in grado di corrompere e asservire qualsiasi autorità o istituzione si ponga sul suo cammino.

Ma i soldi veri – parliamo di miliardi di dollari – arrivano quando Felix decide di iniziare a trasportare la cocaina colombiana verso gli USA. Alzando così di molto il tiro – e i rischi annessi – dell’intera operazione. E finendo inevitabilmente nel mirino della DEA, l’agenzia antidroga americana che, come abbiamo visto per la Colombia, ha una sua succursale anche in Messico.

In particolare è l’agente Kiki Camarena (Michael Peña), trasferitosi da poco a Guadalajara dalla California, ad assumersi l’obbligo, per così dire morale, di incastrare Felix Gallardo, ribattezzato nell’ambiente ‘il Padrino’. 

La sagace scaltrezza del Padrino, le inevitabili tensioni interne nell’organizzazione criminale, la tenacia di Kiki e della sua squadra, l’impensabile livello di corruzione raggiunto dal paese – diventato anch’esso per l’appunto un narcostato – e l’ambigua posizione della politica estera americana (alle prese con uno storico trattato commerciale con il Messico) sono gli elementi che daranno vita ad un tragico e surreale susseguirsi degli eventi. Che culmineranno – alla fine della seconda stagione di Narcos: Mexico – con il triste e inevitabile tramonto dell’impero di Felix Gallardo.

I sacrifici del negocios: da una parte e dall’altra della barricata

Il parallelismo con l’ascesa e la caduta di Escobar – anch’esso tema della prime due stagioni di Narcos – è inevitabile. Narcos: Mexico mostra però un narcotrafficante dalla caratura altrettanto titanica, ma dal carattere completamente diverso: razionale, schivo, introverso. Molto meno propenso a versare sangue. Ma pronto a sacrificare i pochi veri amici e gli unici affetti per l’ossessione del negocios (il business). Perché nel narcotraffico come nell’alta finanza, gli affari vengono prima di qualsiasi altra cosa. E soprattutto perché – quando sei un uomo d’affari – continuare ad espandersi è sempre l’unica opzione. Altrimenti, come dice uno sconsolato Felix, “l’avrebbe comunque fatto qualcun altro”… 

E così, anche se possiedi già tanti soldi che non basterebbe una vita per spenderli, sei costretto a rimettere tutto in gioco – in un gioco che si fa via via sempre più pericoloso – perché queste sono le regole del negocios. Perdendo così, paradossalmente, le poche persone per amore delle quali avevi al principio creato il tuo impero.

Dall’altra parte, l’agente della DEA è altrettanto pronto a mettere da parte la sua famiglia, per adempiere all’immane compito di incastrare Gallardo. Come in Narcos, il confine buono-cattivo, eroe-antieroe è dunque sfumato in un gioco di ombre ad incastro, per cui esistono soltanto esseri umani che si trovano da una parte o dall’altra della barricata. Non si tratta qui di parteggiare per la DEA di Camarena o per il cartello di Guadalajara… semplicemente, non vi è niente e nessuno per cui parteggiare.

https://youtu.be/1bRqwWWewB8

Indagini che si perdono nella sordida realtà di Narcos: Mexico

La terza stagione di Narcos: Mexico, dopo l’uscita di scena del Padrino messicano, vede in poco tempo le diverse fazioni – Tijuana, Juarez, Sinaloa – esplodere conflittualmente. Mentre la famiglia Arellano (Tijuana) si scontra con i boss di Sinaloa (qui vediamo sorgere un’altra figura che diverrà molto nota – El Chapo, interpretato da Alejandro Edda), è Amado Carillo Fuentes ad uscirne vincitore. Espandendo i traffici con volumi d’affari mai visti prima: si stima sia arrivato a possedere fino a 25 miliardi di dollari.

Arrivati a questo punto, lo show sembra però arrancare, portando avanti diverse sottotrame. Le indagini dell’agente DEA Walt Breslin (Scott McNairy), le indagini della giornalista de La Voz, l’unico mezzo d’informazione stampato indipendente in Messico, e le indagini di un povero poliziotto di Juarez, Victor Scapia (Luis Gerardo Mendez). 

Indagano dunque tutti e tre. L’americano vuole a tutti i costi incastrare gli Arellano. La giornalista vuole scoperchiare gli intrallazzi tra politica finanza e criminalità. Il poliziotto messicano affronta invece il terribile fenomeno dei femminicidi di massa che avvennero nelle aree lungo il confine a fine anni ‘90 (e che sono tuttora rimasti in buona parte insoluti). Tutte le indagini in questione finiscono con un nulla di fatto, a riprova di quanto sordida e inafferrabile possa essere la realtà di un narcostato…

Ed è forse interessante riportare che, il 15 settembre 2017, un assistente di produzione di Narcos: Mexico, Carlos Muñoz Portal, venne trovato assassinato con ferite da arma da fuoco nei pressi della città di Temascalapa. Nessun testimone e nessuna pista – ma sospetti sul cartello locale. L’omicidio è rimasto insoluto.

Ecco uno di quei rari casi in cui realtà e finzione sembrano perfettamente coincidere!

 

Leggi l’articolo sulla serie madre: Narcos

Narcos: quando i criminali possiedono Paesi

Una riflessione sui Narco-stati, a partire da Breaking Bad

Breaking Bad, Donald Trump e il Narco-Stato

Tags: droga e narcotrafficoMessicoNarcosNarcos: Mexico
Post precedente

The Essex Serpent, i mali della superstizione

Prossimo post

Obi-Wan Kenobi, un fallimento che è anche colpa nostra

Livio Pacella

Livio Pacella

Livio Pacella [altrove Al Lecap o liviopacella]. Attore, autore, regista, filosofo ballerino, poeta maledetto, bohemien, da tempo impegnato nella stesura di "In Progress - a work", continua a vivere, tra lo stupore generale, al di sopra dei suoi mezzi.

Articoli correlati

Cover di tossicodipendenza e droghe in tv per Mondoserie podcast
In primo piano

Overdose seriale: la tv tra droga e tossicodipendenza | Temi

20/06/2025
Cover di Vinyl per Mondoserie
Articoli

Vinyl: un roboante fallimento dalle premesse eccezionali

08/06/2025
Cover di Better Call Saul per Mondoserie
Articoli

Better Call Saul: eccezionale ritorno nel mondo di Breaking Bad

23/02/2025
Artwork Romanzo Criminale per Mondoserie
Articoli

Romanzo Criminale, la prima serie italiana moderna

11/01/2025
cover di The Gentlemen per Mondoserie
Articoli

The Gentlemen: la quintessenza di Guy Ritchie

16/10/2024
Cover di The Wire podcast per Mondoserie
Podcast

The Wire, magistrale canto di una città in declino | PODCAST

13/09/2024
Prossimo post
Cover di Obi-Wan Kenobi per Mondoserie

Obi-Wan Kenobi, un fallimento che è anche colpa nostra

MONDOSERIE: COS’È

Tra troppe novità che escono ogni giorno, Mondoserie è la tua guida. Ragionata. Per non perdere tempo: a scegliere, o guardando cose che non meritano.
E per andare in profondità, alla scoperta di cosa i grandi show di ieri e di oggi ci svelano sul mondo.

I più letti della settimana

  • Artwork di The Walking Dead per Mondoserie

    The Walking Dead, la vita continua (e pure la saga)

    886 shares
    Share 354 Tweet 222
  • Versailles: profumo della finzione, tanfo della realtà

    849 shares
    Share 340 Tweet 212
  • Clark – verità romanzesca e autobiografica finzione

    195 shares
    Share 78 Tweet 49
  • Shameless, lunga magnifica tragicommedia senza vergogna

    1698 shares
    Share 679 Tweet 425
  • Shiny_Flakes: The Teenage Drug Lord. Una sfida tra realtà e finzione

    811 shares
    Share 324 Tweet 203

RSS MONDOSERIE. Il podcast

  • Stranger Things: aspettando la stagione 5 (e ultima) | Nuovi Classici 27/06/2025 MONDOSERIE
  • Tutto ricominciò con un’estate indiana, il capolavoro di Hugo Pratt e Milo Manara | Fumetto 24/06/2025 MONDOSERIE
  • Overdose seriale: la tv tra droga e tossicodipendenza | Temi  20/06/2025 MONDOSERIE
  • Preacher: alla ricerca di Dio, senza rispetto per nulla | 5 minuti una serie  17/06/2025 MONDOSERIE
  • 10 anni fa Mr. Robot predisse il nostro presente psicotico | 1 classico in 2 13/06/2025 MONDOSERIE
Mondoserie

Una guida critica, per non perdersi. E per scoprire cosa i grandi show ci svelano delle nostre paure, dei nostri desideri, del nostro mondo.

Seguici su

Privacy Policy - Cookie Policy

Tutte le categorie

  • Articoli
  • Artwork
  • Documentari
  • Eventi
  • Film / Saghe
  • Fumetto / Animazione
  • In primo piano
  • Libri
  • Long form, saggi, analisi
  • Mondovisioni
  • Podcast
  • Speciale David Lynch
  • Speciale I Soprano
  • Speciale Mike Flanagan
  • Speciale The Walking Dead
  • Video

Ultimi aggiornamenti

Cover di The Walking Dead: Daryl Dixon per Mondoserie

Daryl Dixon: la saga degli zombie sbarca in Europa

29/06/2025
cover di American Manhunt: O.J. Simpson per Mondoserie

American Manhunt: OJ Simpson – il primo reality true crime

28/06/2025
  • Missione
  • Redazione
  • Contatti

© 2021 Mondoserie - All rights reserved

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • Home
  • Articoli
  • Video
  • Podcast
  • Mondovisioni
    • Documentari
    • Fumetto / Animazione
    • Libri
    • Long form, saggi, analisi
    • Speciali
      • Speciale David Lynch
      • Speciale The Walking Dead
      • Speciale I Soprano
      • Speciale Mike Flanagan
  • Eventi
  • Tags
  • Missione
  • Contatti
  • Redazione

© 2021 Mondoserie - All rights reserved

Il meglio di Mondoserie

La tua guida alle serie imperdibili: recensioni, analisi e contenuti esclusivi.

Iscriviti alla nostra newsletter!

Inserisci la tua email