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La Famiglia Addams: la normalità è un’illusione

10 curiosità sulla serie degli anni ‘60: modello eccentrico di famiglia moderna e di integrazione della diversità

di Francesca Sarah Toich
06/11/2021
in Articoli, Artwork
Cover: La famiglia Addams per Mondoserie
1.3k
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Nel mese di Ottobre, che culminerà nella festa di Halloween, ci siamo divertiti a scavare con una lunga pala nel giardino segreto degli Addams, famiglia televisiva tra le più celebri e amate di tutti i tempi. 

La serie La Famiglia Addams (2 stagioni e 64 episodi), creata da David Leny a partire dall’omonimo fumetto, venne mandata in onda per la prima volta dal 1964 fino al 1966. E poi venne inspiegabilmente interrotta.

Foto: La Famiglia Addams
In onda per la prima volta dal 1964 al 1966, La Famiglia Addams resta una serie iconica e popolarissima ancora oggi

Lo humor nero de La famiglia Addams aveva scioccato gli americani?

Al contrario. John Astin, l’attore che interpretò Gomez Addams, ha raccontato spesso che 

“Quando la serie uscì vi furono molti articoli di psichiatri e giornalisti che la osannarono come una delle trasmissioni ‘più sane’ in circolazione. Gli Addams vennero considerati un buon esempio: da fuori potevano apparire ‘strani’ ma il nucleo familiare era forte e positivo. Sicuramente qualcosa di diverso dalle serie americane classiche di quegli anni, con il padre perennemente in ufficio e la madre biondissima relegata in cucina.”

Agli occhi degli spettatori Gomez e Morticia rappresentavano una coppia moderna, di pari diritti, anzi molto spesso Gomez metteva al primo posto le opinioni della sua amata Querida. Passò poi alla storia come una delle prime coppie sensuali del piccolo schermo americano: in nessuna puntata si fa mistero dell’attrazione fisica che provano l’uno verso l’altra, e Morticia è forse una delle prime mamme ‘sexy’ del piccolo schermo. 

Gomez: “Ricordo ancora, cara, la prima volta che ti ho vista, ad un funerale. Eri così affascinante. Pallida e misteriosa. Talmente bella che nessuno guardava il cadavere.”

Una coppia moderna, e un modello di integrazione

Entrambi i genitori si mostrano poi legatissimi ai figli e li seguono passo passo, preoccupandosi delle cattive influenze che spesso vengono dall’esterno. In più di un episodio Morticia cerca di proteggere Pugsley e Mercoledì da aberrazioni come “Cenerentola” e “Cappuccetto Rosso”: rassicurandoli che il lupo cattivo sopravviverà e le sorellastre avranno giustizia.

Morticia: “Sono solo una donna moderna che cerca di stare dietro a tutto; alla famiglia e al mio adorabile marito. E’ solo che… vorrei tanto avere più tempo per esplorare le forze oscure e sostenere la crociata infernale.” 

Gomez è sempre prodigo di regali utili come nuove ghigliottine e tanta dinamite. A modo loro, sono dei genitori stupendi.

Ma la coppia Addams non si limita a prendersi cura dei propri figli: tutti ricorderanno che in casa c’è lo zio Fester, e poi Nonna Addams alle prese con le sue scope volanti, e l’altissimo maggiordomo Lurch. Spesso arrivano in visita altri parenti, come il cugino It e innumerevoli bizzarri consanguinei. 

Negli anni ‘60 l’America viveva il fenomeno dell’integrazione, non sempre facile: molte famiglie venute dall’estero si erano installate negli Stati Uniti a caccia del Sogno Americano e di nuovi orizzonti. Tanti “immigrati” vedevano negli Addams delle similitudini con la loro difficoltà di capire il perbenismo e il rigido modello familiare americano degli anni ‘50. La serie risultò infatti estremamente popolare nelle famiglie di origine straniera.

Foto: La Famiglia Addams
Una famiglia eccentrica e amante del macabro, ma di genitori premurosi e affettuosi: la modernità innovativa de La Famiglia Addams

Da dove deriva il nome della famiglia Addams?

Prima della serie tv, la famiglia Addams fu un fumetto. Prese il nome dal suo creatore, Charles Addams, artista e disegnatore americano che negli anni ‘30 cominciò a pubblicare sul New Yorker una serie di vignette che vedevano protagonista una famiglia di antichi aristocratici impregnati di humor nero.

Per crearli si era ispirato all’atmosfera ancora vittoriana di alcuni vecchi quartieri del New Jersey, dove era cresciuto. Gli edifici all’epoca erano spesso giganti e fatiscenti e pullulavano i vecchi cimiteri abbandonati. 

Charles pubblicò le vignette della singolare famiglia sino al 1988, anno del suo decesso. Aveva deciso di chiamarli come lui viste le molte cose in comune. Basti pensare che celebrò il suo terzo matrimonio in un cimitero per animali e andò a stare con la moglie in una tenuta a New York che chiamarono “la Palude”. 

Viveva circondato da mobilia assurda, vecchie armature e strumenti di tortura e disegnava i suoi personaggi seduto su una sedia molto simile a quella che oggi tutti chiamano la “Morticia Chair”. 

Foto: La Famiglia Addams, fumetto originale
Il fumetto originale pubblicato sul New Yorker dagli anni ’30 da Charles Addams, creatore de La Famiglia Addams

La Famiglia Addams, dal fumetto alla serie

All’epoca delle prime vignette i personaggi non avevano ancora un nome. Per molti anni furono conosciuti come The Addams Family  fino a che negli anni ‘60 lo sceneggiatore David Leny richiese allo stesso Charles di “nominare” le sue creature, per l’adattamento alla serie tv. 

Ci racconta John Astin che quando gli venne dato il ruolo di Gomez si ispirò molto allo spirito del fumetto originale, del quale era un grandissimo estimatore. Secondo Astin l’autore delle vignette, attraverso questi personaggi apparentemente cupi ma pieni di buone qualità, aveva voluto rivelare al pubblico “la gioia di vivere”. Infatti se ben ricordate il Gomez della serie ha sempre un enorme sorriso, un amore sfrenato per la famiglia e un entusiasmo perenne e contagioso. 

Gomez fumava davvero tutti quei sigari?

In realtà John Astin, tutt’ora vivente e in ottima salute nei suoi 91 anni, non è mai stato un fumatore. Vegetariano e da sempre praticante di yoga (come dimenticare il suo mettersi a testa in giù in Sirsasana proprio col sigaro in bocca?) aveva accettato di fumare per contratto, dato che uno dei primi sponsor della serie fu una marca di sigari.

Tuttavia spesso riusciva con degli stratagemmi a metterseli in bocca già accesi per limitare il danno e appena finite le riprese smise completamente. Inizialmente Astin era stato chiamato per interpretare Lurch, ma poi riuscì a convincere la produzione a dargli il ruolo del padre di famiglia, anche perché si cercava qualcuno di più alto per il maggiordomo.

Foto: La Famiglia Addams
Zio Fester e il maggiordomo Lurch, coppia iconica de La Famiglia Addams

Ma quanto era alto Lurch?

Ted Cassidy era alto 2 metri e 5 centimetri e all’epoca delle riprese de La famiglia Addams come Lurch era appena trentenne. Una dei grandi rammarichi della post produzione fu di non aver fatto nemmeno una foto di questo omone che così spesso si accovacciava sotto il tavolo, facendo morire tutti dal ridere. Dovete infatti sapere che era quasi sempre Lurch ad interpretare Mano, tranne nelle scene dove erano “entrambi” presenti. Alla fine delle riprese Ted Cassidy si portò a casa per ricordo la scatola di Mano che in seguito la moglie vendette a cifre folli a dei collezionisti. Quasi tutto il “décor” fu saccheggiato a fine lavoro e rivenduto negli anni. 

Come faceva Zio Fester ad aver sempre lo sguardo allucinato?

Per due anni l’attore si rasò le sopracciglia tutte le mattine. Senza mai dimenticare di truccarsi di viola le occhiaie. Del resto Jackie Coogan aveva dimestichezza con i doveri d’attore. Era stato uno dei primi “bambini star del cinema”: Charlie Chaplin l’aveva preso per recitare il ruolo di protagonista nel suo film The kid e da quel momento in poi divenne uno dei bambini più pagati al mondo, tra film, pubblicità e programmi televisivi tanto che arrivò a guadagnare cifre enormi sottrattegli però illegalmente dalla madre e dal patrigno. Forse a causa delle ingiustizie subite, Coogan dedicò parte della sua vita alla lotta per i diritti dell’infanzia.

Il set de La Famiglia Addams era così macabro, tutto nero e fumo?

In realtà le pareti erano ricoperte di carta da parati rossa e rosa! E molti degli oggetti feticcio erano estremamente colorati. Dopo le prime due stagioni in bianco e nero, c’era nell’aria l’idea di una terza tutta a colori, poi cancellata. 

Inquietanti ed eccentrici, misteriosi e spettrali, tra loro vanno molto d’accordo…

Così ci dice la famosissima canzone di apertura (tradotta dall’inglese). In effetti gli Addams tra loro si trovano a meraviglia. Tra una sessione di tortura e l’altra bevono the al cianuro e terrorizzano senza accorgersene chiunque si avvicini. 

Ma gli attori andavano d’accordo? A quanto pare sul set de La famiglia Addams regnava un’atmosfera fantastica, tutta la crew e i protagonisti della serie si divertirono enormemente in quei due anni. In particolare John Astin e Carolyn Jones (Gomez e Morticia) svilupparono una grande amicizia. Ambedue in quel periodo dovevano gestire un matrimonio in crisi e ritrovare una “serenità domestica”, se pur per finta e nella bizzarria Addams, li aiutò a superare dei momenti personali molto difficili. Entrambi divorziarono una volta finite le riprese. 

Morticia che fine fece dopo La Famiglia Addams?

Purtroppo il suo viso inquietante e la “nomea” di strega guadagnata con La famiglia Addams non aiutarono la carriera di Carolyn Jones. Dopo un debutto folgorante e il successo degli Addams venne relegata quasi sempre a ruoli secondari. Si sposò quattro volte e morì piuttosto giovane di cancro. Tuttavia non rinunciò mai a recitare e le sue ultime apparizioni, già in sedia a rotelle a causa della malattia, furono nella telenovela Capitol, dove aveva ottenuto finalmente un ruolo abbastanza importante. 

Ma nei nostri neri cuori lei rappresenta la grande Morticia, una figura che ha cambiato per sempre la visione della donna. 

Che lingua parlava il cugino IT?

Chi ricorda lo strano parente Addams, sa che oltre ad essere ricoperto di lunghi peli parlava in modo a noi incomprensibile, mentre i suoi familiari lo intendevano alla perfezione. Ci si è spesso chiesti cosa fossero gli strani suoni che uscivano dal peloso cugino IT.

Erano semplicemente delle pre-registrazioni mandate poi a doppia velocità e al contrario. La voce era quella di Nat Perrin, già sceneggiatore dei Fratelli Marxs, che collaborò alla scrittura degli Addams dotandola del suo inconfondibile humor.  

Inizialmente il costume del cugino IT era fatto di capelli veri ma dato che all’epoca tutti fumavano sul set, venne presto cambiato in materiale ignifugo. Anche se sarebbe stato molto in linea con lo spirito Addams, si evitò di dare fuoco al cugino It.

L’attore-stuntman di origini abruzzesi Felix Silla, dopo La famiglia Addams, continuò ad interpretare singolari personaggi. Nel ’83 incarnò un Ewok in Guerre Stellari – Il ritorno del Jedi.

Qui sotto e qui nel link, alcuni episodi originali messi a disposizione dalla casa produttrice MGM su YouTube: 

La Famiglia Addams forever

Innumerevoli sono stati gli adattamenti cinematografici e televisivi successivi alla prima versione della serie. Diversi film, cartoni animati e documentari. Per non parlare dei gadget, dei videogiochi e delle feste a tema Addams. 

Eppure la crudele innocenza e lo spensierato terrore della serie degli anni ‘60 rimangono inarrivabili e resterà per sempre il rimpianto di non aver avuto almeno una terza stagione. 

Consoliamoci con le sagge parole di Morticia

“La vita non può essere solo splendidi tuoni e avvoltoi che cantano tutto il giorno sotto la pioggia, purtroppo.”

 

Cerchi un racconto d’oggi della famiglia in chiave sitcom? Leggi il nostro pezzo su Modern Family. 

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Tags: classicifamigliaLa Famiglia Addamssitcom
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Francesca Sarah Toich

Francesca Sarah Toich è un’artista che vive e lavora a Parigi, dove ha una compagnia di teatro e magie nouvelle. Scrittrice, autrice, attrice, ha vinto il primo premio nel concorso internazionale di scrittura per lo spettacolo “Premio Goldoni Opera Prima” con la tragedia intitolata “Diotallevi” e ha pubblicato due romanzi fantasy per ragazzi. Ha prestato la sua voce a numerosi film, documentari, installazioni artistiche e radiodrammi (in particolare per RAI radio Italia). Specializzata in Commedia dell’Arte e letteratura italiana è stata premiata come migliore giovane interprete della Divina Commedia, vincendo per due volte il Lauro Dantesco a Ravenna. Insegna e recita in italiano, inglese e francese in numerose compagnie di teatro e ricerca, ed ha portato le sue performance in prestigiosi teatri e gallerie d’arte in varie parti del mondo tra cui recentemente a New York, Mosca e Tokyo.

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